martedì 1 gennaio 2008

Turpe est, quod nequeas, capiti committere pondus

Inaugurare uno spazio come questo, che probabilmente resterà vuoto ancora per un po' di tempo, è una scelta che mi accorgo di fare senza averci pensato troppo (nessuno ne dubiterà...), e probabilmente soprattutto perchè in un impeto di originalità, lo sento come un regalo da farmi nel primo giorno del 2008.
Cosa ci sarà, è presto per dirlo, e lo scoprirò io stesso lungo la strada, selezionando le fin troppe idee che avranno bisogno di essere sistemate, con un movimento che spesso mi ricorda quello del pensiero e delle mani: quando si trasforma in scrittura, il pensiero attraversa le mani e ne viene organizzato ed ordinato, fino a trovare una rappresentazione che lui stesso riconosce come adeguata.
Più che di "riempire" degli spazi, però, l'immagine che mi appare è quella di crearne: aprirne di nuovi ed approfondirne di esistenti, strappando anche al tempo quotidiano ogni occasione per disegnare una nuova linea di contorno per strade su cui incontrarmi con argomenti e concetti, e con chiunque vorrà accompagnarmi fra le nove Muse, e magari anche un po' più in là.
Mi piace pensare che lo spazio, del resto, sia soprattutto qualcosa di dinamico, come rende molto bene la sua derivazione etimologica a metà fra il sanscrito spà- (che significa crescere, estendere), ed il suo greco e quasi antitetico spàn- (tirare a sé, strappare): lo spazio è il risultato di movimenti anche opposti, è fluido, è un'idea da coltivare e far crescere con tutti i semi che riusciamo a generare.
A proposito, nel titolo vi è l'autoammonimento che Properzio pronunciò rivolgendosi a Mecenate nelle sue
Elegie: "Fa una pessima opera chi prende sul capo un carico superiore alle sue forze".
Lo faccio mio, e spero di saperli trovare ed aiutare a germogliare, questi spazi.

2 commenti:

  1. Caro Riccardo è un vero piacere avere l’opportunità di condividere con te pensieri non necessariamente in maniera attiva(non mi sento all'altezza) ma godendone a volte l’effervescenza e spesso la tristezza che ormai ha preso il posto della vecchia rabbia.

    Sei bravo a scrivere ma di più sei bravo ad osservare con occhio attento, saggio e meticoloso sebbene dall’apparenza distratta. Chi più di te ha il diritto/dovere di aprire un blog? A volte potrebbero essere solo parole ma in ogni caso sono il prodotto della mente e del cuore e visto che si tratta della TUA mente e del TUO cuore hanno gran valore . Soffermarsi a riflettere su particolari che sfuggono alla maggior parte della gente, analizzare le relative che esplodono nella tua testa e renderne partecipe altri , credo sia un’occasione da cogliere al volo per te stesso che produci una sorta di memoria digitale ma soprattutto è un’occasione per coloro che hanno la fortuna di leggerti. Accolgo con gioia ogni tuo post senza fretta nè ansia ma semplicemente con immenso piacere.

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  2. Come lo spazio anche il tempo si trasforma immensamente ed ogni piccola indivisibile parte del nostro essere fluisce nella direzione degli eventi che ci richiamano a se o ci sussuranno sibili, fino al punto tale che il nostro corpo si ribella se non ascoltiamo i segnali che esso sembra suggerirci. Quasi come se fossero delle coincidenze alcune date segnano l'inizio di qualcosa ed anche per me questo 2008 ha segnato un inizio che di fatto c'e', ma non si è ancora sviluppato. E quindi parallelamente seppur con ritardo condivido questo prodromo di vita...

    Paola

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