sabato 1 novembre 2008

Uno Novembre

Nella notte fra l'uno ed il due novembre 1975, Pier Paolo Pasolini veniva ucciso in un modo brutale; il vero scandalo è che ancora oggi si ritiene che sia tutto un mistero irrisolto. Non sono all'altezza di parlare dello scrittore, non l'ho letto abbastanza. Posso solo lasciare un omaggio scegliendo una delle tante fotografie rimaste di lui, quella di un incontro con Totò (per la nascita del famosissimo Uccellacci e Uccellini, 1966) che probabilmente può essere molto significativo per i molti versi in cui si dispiegava la sua personalità.

1 commento:

  1. Un "intellettuale" dovrebbe sentire il dovere sociale, in quanto parte dell "intellighènzia" di un paese, di "spiegare" il tessuto della realtà a coloro in cui il principio di realtà é labile: ecco, Pasolini interpretava questo ruolo sociale meravigliosamente, da "Comizi d'amore" al "Vangelo secondo Matteo", mostrando l'Italia che era davvero in contrasto con l'Italia che i media edulcoravano.Fu il primo a capire il potere distorcente riguardo i fatti posseduto dai media ed il primo a denunciarlo.Fu una voce fuori dal coro.Questo, in Italia è da sempre considerato un delitto da punire con pene esemplari.
    Oggi abbiamo linguisti di fama internazionale che non hanno alcuna voce nè alcun ruolo sociale, abbiamo un "intellighenzia" muta o di "regime" che mi rifiuto di appellare "intellettuale".

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