sabato 11 aprile 2009

Memorie vegetali


Nella trasmissione quotidiana di Radio 3 Fahrenheit - I libri e le idee, c’è una rubrica dal nome Caccia al Libro, che si occupa di trovare libri fuori catalogo [...]
Personalmente non so se riuscirei a regalare un libro, e ricordo per ognuno di loro che non sta più sui miei scaffali a chi è stato dato, perché e da quanto tempo. E lo rivorrei indietro.
Forse perciò sono in debito con la loro esistenza materiale, essendone un accumulatore senza speranza, uno che ha bisogno di tenerli davanti agli occhi e di toccarli di tanto in tanto, e qualcuno saprebbe ritrovarlo anche ad occhi chiusi.
Ed anche per questo mi piace pensare al loro senso materiale, al di là di quello che racchiudono le lettere e le parole contenute.
Umberto Eco in un suo prezioso volume li ha chiamati la memoria vegetale... (continua qui)

4 commenti:

  1. è difficile separarsi da quelle cose che rappresentano il ricordo tangibile delle sensanzioni e dei sentimenti provati in certi momenti unici e troppo personali per cederli ad altri; che siano libri o vecchi dischi in vinile o un paio di orecchini della mia bisnonna -che ricordo di aver visto in una vecchia foto ormai dispersa -e che di tanto in tanto indosso ancora.mi ricordo di quando andavo alle scuole elementari e ad inizio anno arrivavano il libro di lettura e il "sussidiario". li portavo sempre con me, pieni di sottolineature (rigorosamente a matita!) e di annotazioni -ciò li rendeva talmente personali che quasi mi sembrava, leggendo le stesse parole dal libro del compagno di banco, che queste fossero diverse. tanti complimenti al dott.limongi che scrive articoli sempre molto interessanti.

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  2. un libro...una vita,molte vite...tanti ricordi legati ai libri...l'emozione di conservarlo...l'emozione di cercarlo,trovarlo e nn separsi mai...invecchiano con il passare degli anni cosi come invecchia il nostro viso e diventano più cari e preziosi sempre più ricchi e veri...un libro che ti accompagna nei giorni di sole,oppure in un ospedale,che vive con te nelle varie borse che cambi a secondo dell'abito che idossi...le righe che sotto i tuoi occhi prendono vita e le dita che accarezzano le pagine,le pagine che ti fanno ridere...piangere...amare...ed intando scorre la vita...mai separarsi dai libri,mai...i libri che tengo sul comodino accanto al mio letto...compagno di vita insostituibile...nn si è mai soli con un libo tra le mani...mai perderli mai lasciarli incustoditi...io ne conservo uno che ho cercato con immenso ardore...uno in particolare che mi lega al cuore di una persona indimenticabile...

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  3. Non lo metterei in un posto particolare... lo lascerei su uno scaffale un po' qualunque, perchè così avrebbe più valore come libro che come significato precipuo; sarebbe come controbilanciare un po' il sistema dei valori e dei riferimenti. Posando lo sguardo distratto...

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  4. Posando lo sguardo distratto…… Sapendo scegliere il tempo per rileggere e riscoprire sensazioni e vecchi ricordi con un’emozione nuova.

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