domenica 24 maggio 2009

Leggetemi, è gratis.


Per fortuna provo ancora un senso di sconforto nel trovare di tanto in tanto il limite spostato sempre un po’ più in là.
Il limite è quello dell’indifferenza e della stupidità con la quale sembra che accogliamo alcune abiezioni del nostro tempo, e nel nostro tempo queste abiezioni sono quasi sempre frutto di un accurata programmazione, quasi sempre di marketing.
Beh, non riesco ad abituarmi.
E magari vale la pena di dirlo, perché il limite che da qualche anno è stato superato, è uno di quelli più insidiosi che sia venuto in mente a quei maledetti geni della comunicazione che siedono attorno ai loro brain-storming con un caffè che spero sia pessimo e vada loro di traverso, frutto magari anch’esso di una delle loro migliori trovate, quindi necessariamente una schifezza imbevibile.
Il limite questa volta, è quello del linguaggio.

Nessun commento:

Posta un commento