Giulio Cavalli sta in piedi (in senso letterale ma anche metaforico) per un’ora: e stare in piedi a parlare di ecologia, oggi significa affacciarsi quasi necessariamente dal palcoscenico di un teatro.

Non sfuggirà più a nessuno, infatti, che siamo arrivati al punto in cui, per parlare di quella che è forse la cosa più seria di cui si dovrebbe parlare ogni giorno nelle stanze dei bottoni, bisogna
andare quasi soltanto a teatro, e ad assistere allo spettacolo scritto da due artisti come Dario Fo e Franca Rame. Ed è altrettanto chiaro che la colpa è nostra.
(Continua qui)
Oltre che ringraziarti concordo con te sull'urgenza di parlarne.
RispondiEliminasono io che ringrazio te e la tua interpretazione, aveva il gusto di chi prova il gusto vero di dire qualcosa...
RispondiEliminaChe dire, parliamone ancora...di metafore del sotto e del sopra delle contraddizioni che producono poesia inglobante...c'è ne è bidogno, come l'aria che spira tra le antiche pietre di tufo e la malta...
RispondiEliminaEttore Massarese
direi "ce n'è bisogno" :)
RispondiEliminacaro Ettore, felice del tuo apparire come apparire hai fatto le voci e lo Spirito da quelle pietre...
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